Nino Bernardo

Quando vidi Sifu NINO la prima volta, ad un seminario in Italia, la cosa che mi impressionò fu che pur essendo un cinese non parlava come si è abituati a sentire nei ristoranti orientali: “spaghetti di liso e involtini plimavela”, anzi si esprimeva molto bene e riusciva ad entrare in profondità negli argomenti.
Era quasi una decade che praticavo Wing Chun ma un maestro che parlasse chiaramente e sinceramente come Nino non mi era mai capitato. Approfondendo la sua conoscenza, e seguendolo nei vari stage in Europa, scoprii che egli parlava otto lingue correntemente e che non usava traduttori nei suoi seminari.
Uno dei problemi principali nel divulgare l’essenza di un sistema come il Wing Chun è proprio la lingua perché quest’arte proviene da una tradizione orientale che si tramanda oralmente con “detti” e “motti” in dialetto cantonese “antico” e, visto che gli occidentali non vivono i stessi significati di una cultura lontana come la Cina, tralasciano i significati profondi concentrandosi solo su quello che appare.
Molti occidentali andarono ad Hong Kong per imparare direttamente dagli allievi di Yip Man il wing chun, ma molti tornarono con tecniche inapplicabili per mancanza delle chiavi di accesso ottenibili solo con la comprensione tra allievo e maestro.
Nino Bernardo è l’anello di congiunzione tra la cultura orientale e quella occidentale. La sua pratica di wing chun supera i 40 anni, e l’esperienza acquisita in giro per mondo, fa di lui un grande Maestro.
Nasce ad Hong Kong nel 1946 da madre cinese e da padre filippino. Si avvicina alla cultura marziale filippina proprio tramite il padre che era un “escrimadores” e impara la lotta da strada da giovanissimo per la propria sopravvivenza fino ad approdare alla scuola di Wing Chun del Maestro Wong Shun Leung, in Hong Kong, dove impara l’intero sistema.
Nino inizia gli allenamenti di Wing Chun a vent’anni e, come pochi altri , passa la maggior parte delle proprie giornate in palestra approfittando dei momenti in cui il Maestro Wong insegnava. Egli era infatti un erborista e praticante di una branchia della medicina tradizionale cinese, l’equivalente del “chiropratico” della medicina occidentale, che da generazioni viene tramandata dalla sua famiglia.
La sera Nino suona la chitarra nei locali per guadagnarsi da vivere e la passione per la musica lo accompagna tuttora.
Il suo spirito lo porta ad una continua ricerca nel “Sistema” per comprendere meglio quello che sta facendo. Negli anni ottanta, impegna molto tempo alla ricerca delle lotte che funzionano e all’approfondimento dello studio delle armi. Per migliorare l’equilibrio nelle posizioni, studia ed impara il “monociclo” e sviluppa un gioco con i “roller”. Conosce illusionisti, maghi e anche ladri, dai quali apprende i trucchi dell’inganno per migliorare la tecnica nella strategia e per sventare gli impostori nelle arti marziali.
Vive tra le popolazioni indigene dell’Africa per ricercare le lotte naturali e, per approfondire la tecnica “dell’Esprima”, studia tra gli “Zulù” la lotta con i bastoni.
Per circa vent’anni visse a Londra dove fondò la sua scuola “The Basement” e molti studenti appresero un Wing Chun di alta qualità, in quello scantinato (che oggi non esiste più), era luogo di estenuante e prolifici allenamenti dove si formarono molti maestri che ora insegnano in molte parti del mondo, Si-Jo Wong Shun Leung visitò diverse volte il kwoon del suo protetto, (infatti fu proprio Nino ad invitare per la prima volta Sijo Wong al di fuori della Cina), ed approvò le metodiche della sua scuola. Anche se molti studenti di Nino insegnano in molti posti Inghilterra, Francia, Spagna e Italia, lo spirito del Basement è tutt’ora vivo trasmesso dagli allievi più anziani con molta esperienza insegnano la filosofia del genuino Wing chun.
Ora Sifu Nino Bernardo vive ad Ibiza in un “paradiso terrestre” dove in mezzo alla natura dell’isola sviluppa ed insegna a tutti gli allievi che lo vanno a trovare e che hanno piacere con lui di condividere il Wing Chun.

Nino Bernardo

SiFu Nino Bernardo