Introduzione

Il Ving Tsun (cinese: 永春, pinyin: yǒng chūn, Eterna Primavera – vengono anche utilizzati altri ideogrammi con lo stesso suono: 咏春 e 泳春) è uno stile di kung-fu derivato dal sistema di Shaolinquan (Siu Lam in una pronuncia Cantonese) del sud della Cina. Esso è uno stile di Kung Fu del sud della Cina e presenta alcuni tratti tipici degli stili di quest’area geografica (Nanquan). Il nome è l’abbreviazione di Ving Tsun Kuen (永春拳, Pugilato dell’Eterna Primavera) e viene traslitterato in vari modi dalle diverse federazioni, ma nonostante il nome uguale o simile spesso vi sono sensibili differenze nell’interpretazione di alcuni principi.

Sandro Cea al Jong

Sandro Cea al Jong

Sandro Cea durante una lezione

Sandro Cea durante una lezione

Per chi non conosce il Ving Tsun

Il Ving Tsun è uno stile cinese di Kung Fu non molto appariscente, che si tramanda spesso in modo informale. Molti lo conoscono per le sue qualità nel combattimento, ma va ben oltre la sola “Difesa Personale”. È un sistema creato dai monaci di Shaolin e sviluppato da molti maestri che lo hanno perfezionato per centinaia di anni e hanno tramandato le loro esperienze, creando un metodo scientifico che con i suoi principi aiuta una mentalità e l’istinto a risolvere i molti problemi, non soltanto quelli che si potrebbero presentare durante una lotta, ma anche i problemi di tutti i giorni (famiglia, lavoro, ecc.).

Con la pratica costante nel Ving Tsun si ottengono molti benefici, non limitati alla sfera fisica, ma anche mentale e spirituale.

Sandro Cea al manichino di legno

Sandro Cea al manichino di legno

Spesso, quando si parla di spirito e mente, si pensa a qualcosa di esoterico; nel Ving Tsun invece ogni cosa è semplice e razionale, e tutto quello che si fa ha la sua spiegazione logica.

Tuttavia esso è conosciuto dai più per la sua efficacia come disciplina da combattimento e per la sua semplicità, che lo rende adatto anche alle persone più deboli o meno dotate.

È un metodo molto sistematico, nel quale lo spettacolo lascia il posto all’efficienza, che non usa tecniche enfatizzate o acrobatiche, come calci alti o saltati. Infatti è nato per la gente comune e dà la possibilità a chiunque di difendersi con tecniche molto semplici e dirette. È anche conosciuto come uno “stile corto”, perché nei suoi allenamenti, si predilige il contatto con l’avversario per controllarlo e sviluppare la sensibilità, ma “stile corto”, non è esatta questa definizione, perché nel Ving Tsun si sviluppa una tecnica globale con il corpo che può venire usata in qualsiasi distanza.

Mimmo in Chum Kiu

Mimmo in Chum Kiu

Mimmo e Simone

Mimmo e Simone

Utilizzando movimenti essenziali non si sprecano “energie” inutilmente e inoltre, affidandosi alla sensibilità tattile, si corre di meno il rischio di commettere errori.

Nel Ving Tsun si studiano i punti vitali del corpo umano per conseguire una reale efficacia e s’insegna a colpire solo le parti più vulnerabili dell’avversario. In una situazione reale o in un combattimento sul ring, lo scontro diventerebbe molto pericoloso per l’aggressore o lo sfidante: è per questo motivo che questo sistema “molto realistico” non potrà mai diventare uno sport da combattimento; infatti, se si evitassero queste particolari tecniche, si perderebbe una parte essenziale del metodo.

Un’altra caratteristica del Ving Tsun è lo sviluppo della sensibilità tattile, che avviene con degli esercizi chiamati “Chi-Sao”o “mani appiccicose”: essi aiutano il praticante a capire le reazioni dell’avversario senza l’ausilio della vista in modo che, una volta preso il contatto, il corpo si muova seguendo le pressioni (anche minime), prevedendo le intenzioni della persona che si affronta.

I principi e le tecniche del Ving Tsun è utilizzato da molte forze dell’ordine e organizzazioni anti-terroristiche in tutto il mondo in virtù della sua efficacia nelle situazioni limite.

Bruce Lee con Yip Man in Chi Sao

Bruce Lee con Yip Man in Chi Sao

Il Ving Tsun venne insegnato per la prima volta agli occidentali dal famoso attore e marzialista Bruce Lee che lo portò in America da Hong Kong (Cina) dove lo aveva imparato alla scuola del Gran Master (SiJo) Yip Man.

Bruce Lee in Tan Sao

Bruce Lee in Tan Sao

Bruce Lee inizio il suo addestramento quando era ancora adolescente, con lezioni private per circa un anno, (cioè imparava da Yip Man con lezioni giornaliere individuali), poi, per gli anni successivi si integrò nella scuola, insieme alla classe, seguito sotto l’ala protettiva di (SiJo) Wong Shun Leung, allievo anziano, ed istruttore nella scuola di Yip Man.

Bruce Lee con il manichino di legno

Bruce Lee con il manichino di legno

SiJo Wong Shun Leung tra gli allievi di Yip Man era il più apprezzato, considerato e rispettato da tutti in Hong Kong.

SiJo Wong Shun Leung

SiJo Wong Shun Leung

Negli anni 50/60, Wong aveva vinto più di 100 incontri (Beimo: incontri clandestini), con altri stili di combattimento (questo disse Bruce Lee e confermato da giornalisti dell’epoca e praticanti del clan di Wing Chun). In seguito alla morte di Yip Man (1972), la scuola di Wong Shun Leung risulta la più stimata in quanto egli ha seguito gli insegnamenti fino alla morte del Maestro, ed è riuscito a divulgare ai suoi allievi la conoscenza onestamente e in maniera integrale.

I nomi del Ving Tsun

Ving Tsun è l’abbreviazione di Ving Tsun Kuen (永春拳, Pugilato dell’Eterna Primavera) e viene traslitterato in vari modi dalle diverse federazioni o scuole, il più usato in occidente è Wing Chun, ma lo possiamo trovare scritto anche Ving Tsun  in quanto ad Hong Kong lo traslitterano così. Fondamentalmente gli ideogrammi cinesi si possono traslitterare in due modi o il metodo romanizzato o il pin ying. Quindi i nomi sopra citati sono entrambi corretti.

Si può trovare altre traslitterazioni improprie come Wing Tsun, che è la fusione dei due sistemi di traslitterazioni o anche Wing Tjun, Ving Chun, Wing Tchun, Wing Chung ecc. ecc. all’infinito… che vengono opportunamente inventati dalle varie federazioni per creare il proprio marchio.

Le origini del Ving Tsun

Per quanto riguarda le origini storiche, la leggenda vuole che questo stile di Kung Fu sia stato creato dalla monaca buddhista Ng Mui (五枚 o 五梅) intorno alla seconda metà del XVII secolo, dopo essere sfuggita alla distruzione del monastero di Shaolin assieme ad altri quattro monaci. Il VT fu tramandato poi, generazione dopo generazione, fino a Ip Man, che insegnò il sistema fino alla sua morte nel 1972 in Hong Kong. Fra gli allievi di Ip Man il più noto è senza dubbio l’attore Bruce Lee, sebbene il più celebre per abilità in combattimento sia stato Wong Shun Leung (1935-1997), che ad Hong Kong si guadagnò il soprannome di King of the Talking Hands (Re delle Mani Parlanti) per gli innumerevoli incontri (Beimo) nei quali si dice sia sempre emerso vincitore, contro qualunque avversario e stile, mettendo sempre alla prova dei fatti le tecniche ed i principi del VT.

Oltre ad essere un combattente nato Wong Shun Leung è stato anche un eccezionale insegnante, in grado di tramandare il VT nella sua forma più completa, coerente ed efficace. Wong Shun Leung lasciò la sua famiglia, il VT ed i suoi allievi il 28 gennaio 1997, per un infarto; fu il funerale di un uomo e di una leggenda. Pochi sono oggi i maestri che sono in grado di tramandare il VT di Wong Shun Leung nel mondo, e fra questi Philipp Bayer è probabilmente l’allievo che in Occidente ne impersona lo spirito più di chiunque altro. Philipp Bayer è il fondatore della Ving Tsun Kung Fu Association Europe (VTKFAE) con sede in Menden, Germania, e rappresenta il riferimento tecnico della nostra scuola italiana.

La leggenda del Ving Tsun

Secondo la leggenda il Ving Tsun fu fondato da una donna, Yim Ving Tsun, circa quattrocento anni fa. Yim Ving Tsun apprese le basi del sistema da una monaca buddista, Ng Mui (Wu Mei). Le monache furono infatti, in vari periodi, molto attive nelle arti marziali e alcune erano reputate feroci combattenti. Yim Ving Tsun, insieme a suo marito Leung Bok Cho (attore girovago e grande esperto delle tecniche di Shaolin), perfezionarono ed impostarono l’attuale Ving Tsun.

Yim Ving Tsun, trasmise lo stile a Leung Bok Cho a Leung Lan Kwai, Wong Wah Bo e Leung Yee Tai che a loro volta insegnarono a Leung Jan. Per linea diretta, Leung Jan lo trasmise ai suoi due figli Leung Bik, Leung Cheun e a pochi altri allievi al di fuori della famiglia. Tra questi il più famoso fu Chan Wah Shun.

Yip Man apprese il Ving Tsun da Chan Wah Shun e dall’allievo piu anziano di questi, Ng Jung So, e poi perfezionò e completò il sistema sotto la guida di Leung Bik (erede di Leung Jan).

Con Yip Man il Ving Tsun si trasmise al di fuori dell’ambito famigliare, sempre in modo tradizionale, ma solo ad allievi di razza cinese. I più conosciuti e rispettati furono Leung Sheung, Lok Yiu, Wong Shun Leung, Tsui Sheung Ting, Moy Yat, Lo Man Kam, Ho Kam Ming, Yip Chun, Yip Chin, ecc. Ma uno degli allievi più giovani divenne il maestro di kung fu più conosciuto al mondo: Bruce Lee. Egli fu il primo a esportare al mondo occidentale il sistema mentre gli allievi più anziani aspettarono la morte del Gran Maestro Yip Man per tramandare ai non cinesi l’arte marziale. Oggi le scuole di Ving Tsun sono molte, è uno stile sviluppato e conosciuto in tutto il mondo.

Secondo la mia opinione personale, la prima parte di questa storia è solo una leggenda, che semplifica molto la verità, non sono sicuro chi fossero i fondatori del Ving Tsun, ma ho fatto delle ricerche e ho trovato delle ipotesi più verosimili…

Quindi per conoscere le origini o la storia del Ving Tsun, vi rimando a: Storia

Raffigurazione di una Gru e un Serpente in fase di combattimento (aut. Sandro Cea)

Raffigurazione di una Gru e
un Serpente in fase di combattimento
(aut. Sandro Cea)