Strumento di revisione (Sifu Nino Bernardo)

Insegnare è uno strumento di revisione molto efficace. Ho fatto sempre in modo che i miei ragazzi insegnavano l’uno all’altro così potevo vedere se loro facevano i movimenti nel modo corretto. Tutto questo è perché io credo che solo se una persona ha colto tutta la meccanica del movimento nel modo giusto essa potrà essere in grado di insegnarla ad un’altra persona. La cosa interessante è chi fa l’insegnante deve sempre ricaricare e ripassare l’informazione senza essere cosciente di quello che fa il suo cervello in quanto impegnato a fare altro. L’insegnamento causa questo effetto collaterale che a sua volta aiuta ad imparare.

Secondo il dizionario “insegnare” vuol dire “condividere le conoscenze”. Cioè vuol dire che chi insegna condivide semplicemente le conoscenze accessibili a lui.

Mi capita spesso di avere qualche allievo che viene da me e si allena per una settimana e poi ritorna a casa per altri sei mesi per poi ritornare da me per le nuove istruzioni. In questo caso consiglio sempre di trovare un amico che può diventare un compagno di allenamento per fare insieme “i compiti” assegnati per casa. Facendo in questo modo uno è costretto di insegnare “il gioco” al proprio amico e così entra in azione lo strumento di revisione. Spesso questi allievi accettano più amici a partecipare alle loro “serate dei compiti”. Così nasce un nuovo “kwoon”.

La prima volta che ho cominciato ad “insegnare” e anche dopo che ho “finito” di imparare “tutto il sistema” non riuscivo ancora a digerire ed assimilare tutta l’informazione accumulata negli anni di apprendimento. Ancora adesso ho tanto da ricaricare e da ripassare e tanti errori da commettere sperando di imparare da essi. Sono stato estremamente fortunato ad avere lo stesso gruppo di persone con le quali fare “i compiti” per tanti anni e loro a loro volta sono state fortunate ad essere coinvolte nella evoluzione così duratura. Guardando indietro nel tempo si capisce che ci siamo divertiti tantissimo! Certo che non pensavo di diventare un grande Si Fu. Mi piaceva la mia capacità di portare ognuno dei miei compagni ad un livello abbastanza alto e così poter fare i miei “compiti”.

Tutta la mia vita è stata una serie di “incidenti”, alcuni molto piacevoli, altri meno. Il modo in cui io facevo i miei “compiti” era molto accidentale e se qualcuno mi chiedeva quale era il mio metodo, di solito rispondevo “si!”, oppure “il metodo di non aver metodo”, che forse era una spiegazione debole.

Nino Bernardo

(traduzione di Elena Baltser)